Libri letti

Recensioni di libri che ho letto, sia che mi siano piaciuti sia che non

Le affinità elettive (Johann W. Goethe)

Mi sento come il Fantozzi del cineforum: questo libro è una palla mostruosa. Qui applausi zero, e se qualcuno mi leggesse mi massacrerebbe per l’impertinenza di dire male di uno […]

Ogni cosa è illuminata (Jonathan Safran Foer)

Avevo il ricordo vago di un bel film, diretto da un attore che stimo molto: Liev Schreiber, protagonista de “Il candidato della Maciuria” e, più di recente, dell’ottima serie “Ray […]

Il maestro di nodi (Massimo Carlotto)

Meno di duecento pagine che scorrono lievi, anche se piene di trucidezze, perchè Carlotto scrive lieve e fa succedere un sacco di cose una appresso all’altra. Tutto poco probabile con […]

Less (Andrews Sean Greer)

Uno scrittore bravino ma rimasto di media tacca ci fa fare il giro del mondo fra un premio, un’intervista, un incarico per un articolo e altre attività proprie di un […]

Ogni coincidenza ha un’anima (Fabio Stassi)

Il protagonista si è inventato un lavoro che a quanto pare gli funziona: ascolta i bisogni di persone che gli si rivolgono e prescrive loro libri. Arriva la figlia di […]

Non ci sono solo le arance (Janette Winterson)

Una ragazza adottata, con una madre fanatica religiosa che l’ha destinata a fare la missionaria, e la scoperta di amare le donne. Lo scandalo, l’esorcismo, la scelta dell’autonomia, la ripresa […]

Il bosco silenzioso (Wolfgang Fleischhauer)

La storia scorre fluida, ben raccontata, appassionante. Il tracciato è segnato dall’inizio, la godibilità non sta nei colpi di scena ma nell’inesorabile percorso che condurrà all’emergere di ciò che è […]

Più lontano ancora (Jonathan Franzen)

Una raccolta di articoli, riflessioni, presentazioni. Una miniera di indicazioni di libri da leggere. O da non leggere. Le pagine dedicate all’amico David Foster Wallace restituiscono la grandezza dello scrittore […]

La festa dell’insignificanza (Milan Kundera)

Stalin racconta di come, andando a caccia, vide su un albero ventiquattro pernici e di come, avendo solo dodici cartucce, potè colpirne solo dodici. Siccome a Stalin piacevano molto le […]

Il mio romanzo viola profumato (Jan McEwan)

Un libretto di meno di cinquanta pagine, diviso in due. Nella prima metà un raccontino delizioso sulla gloria degli scrittori affidata alla casualità, alla nemesi, alla slealtà. Nella seconda metà […]