Non ci sono solo le arance (Janette Winterson)
Una ragazza adottata, con una madre fanatica religiosa che l’ha destinata a fare la missionaria, e la scoperta di amare le donne.
Lo scandalo, l’esorcismo, la scelta dell’autonomia, la ripresa di contatto con un mondo immutato.
Scritto – ho letto solo dopo che si tratta in gran parte di un’autobiografia, se no probabilmente non lo avrei scelto – senza rancore, con qualche arguzia. Non il capolavoro di cui da qualche parte avevo letto: a distanza di poco tempo ne ricordo poco, e questo per me è uno dei criteri per misurare se non il valore di un romanzo, certamente l’effetto che ha avuto su di me.
“L’estensione ignota dei miei bisogni mi spaventa. Non so quanto grandi siano o quanto alti, so solo che non vengono soddisfatti”
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