Donne con le palle

Mi sono trovato in un vivace scambio di opinioni circa l’espressione “donna con le palle”.
La mia opinione è che si tratti di un’espressione pessima.
Sono rimasto sorpreso dal fatto che diverse donne la difendevano, o minimizzando perchè ormai è entrata nell’uso comune e nessuno ci fa caso, o perchè la donna comunque è donna e così non si fa altro che “aggiungere” un qualcosa che rappresenta forza, coraggio, determinazione.
Non credo di essere riuscito a far venire almeno il dubbio che l’implicito – in modo evidente, a me pare – sotteso sia “è l’uomo quello che vale, e se una donna vale è perchè ha gli attributi dell’uomo”.
Mi è tornata alla mente una scena, che trovo fra le più violente della storia del cinema, di Strange days: in un certo futuro esiste una cuffia che permette di registrare le sensazioni di chi la indossa, e il film ruota intorno al commercio di registrazioni di morti violente. Nella scena di cui dicevo, uno sta violentando una donna, e le impone di indossare una cuffia attraverso la quale la donna prova in diretta le sensazioni di chi la sta violentando.
Sarà, forse, perchè Kathryn Bigelow è una regista con le palle?

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