Stavo sbirciando da dietro l’albero.

Era un melo fiorito, non un albero qualsiasi.

I meli non fioriscono a caso, questo si è sempre saputo.

Apparecchiata per terra, una bella tovaglia a quadretti bianchi e rossi, lucida.

In certi momenti mi sembrava di vedere un solo signore, vestito di nero, e un attimo dopo un’intera famiglia al picnic. Poi ancora solo il signore vestito di nero. Che strano!

Il signore vestito di nero aveva in mano un ramo tutto dritto. Nero, lucido, che muoveva in aria.

A certi movimenti del ramo la tovaglia stesa si è riempita di tante cose buone.

Altri movimenti del ramo e le cose buone sono andate dentro al contenitore rotondo, nero, con la base piatta, aperto sopra.

Ho guardato bene intorno, avevo l’acquolina in bocca, ho aspettato di essere sicuro che non ci fosse nessuno: ci sono saltato dentro.

Sono ancora qui. Ogni tanto il signore vestito di nero mi tira fuori, mi prende per le orecchie e mi mostra ad altri signori dicendo “et voila”!